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Laser abaltivo

CO2

LESIONI CUTANEE E BENIGNE
La salute della pelle è un capitolo molto importante che riveste la patologia dei tumori cutanei.
È fondamentale, per essere certi di potersi esporre al sole o per evitare totalmente l’esposizione solare, valutare in maniera preventiva la presenza di macchie, di nevi o di eventuali tumori cutanei benigni o addirittura quelli che possono poi risultare veri e propri melanomi.

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Uno degli aspetti importanti è effettuare una nevoscopia e di capire che tipo di approccio bisogna avere nei confronti del benessere della pelle.
Importante risulta essere anche l’esposizione solare che sicuramente determina un indebolimento del sistema immunitario cutaneo danneggiando le cellule della cute. Questo altera la genetica del neo, creando un meccanismo di distruzione delle cellule superficiali con progressivo danneggiamento e comparsa di cheratosi attiniche e di lesioni che diventano tumori a cellule basali e addirittura di tipo squamo cellulare (soprattutto nella zona della bocca, causa esposizione al sole o uso della sigaretta).

Terapia:
La terapia su queste lesioni si basa su una corretta diagnosi e terapie con laser CO2 che consente di polverizzare la lesione ma non consente un esame istologico. Prima di procedere al trattamento con laser cui è fondamentale avere la certezza di trattare esclusivamente lesioni benigne e lasciare alla chirurgia l’asportazione di lesioni maligne per risultati non solo estetici ma anche oncologicamente corretti.
Nelle zone invece particolarmente esposte è importante evitare di trattare la cicatrice con laser e scegliere un taglio chirurgico.
Fondamentale la prevenzione per eventuali recidive e controllo a distanza.


Per quanto attiene il melanoma, l’asportazione è sicuramente chirurgica, prima per una giusta diagnosi e in seguito per la guarigione dalla malattia che, in caso di melanoma, va effettuato in centri di riferimento regionali per controllare non solo la malattia a livello locale ma anche eseguendo terapie innovative ed avanzate.

Evitare assolutamente di trattare il tumore in strutture ambulatoriali.

La dieta e l’esercizio fisico da soli non possono produrre tale risultato poiché questa situazione è spesso accompagnata dall’allontanamento dei muscoli addominali fra loro e dall’indebolimento della parete addominale. Le smagliature, quando possibile, vengono rimosse con l’eccesso di cute che viene asportata, comunque quelle presenti sulla cute rimanente dell’addome non verranno eliminate ma soltanto migliorate. Residuerà sempre all’intervento una cicatrice permanente che, a seconda del tipo di procedura, potrà anche estendersi da un fianco all’altro.

Il candidato migliore per una addominoplastica è uomo o donna in buona salute, che presenta un ampio accumulo adiposo e/o cute addominale in eccesso, non migliorabile con la dieta e l’esercizio fisico. Talvolta, anziché un’addominoplastica formale, potrà essere indicata una procedura meno complessa, definita “miniaddominoplastica”, eventualmente combinata con una liposuzione, oppure una semplice liposuzione. Ogni caso, quindi, dovrà essere attentamente vagliato da un chirurgo esperto.

L’intervento è particolarmente indicato per quelle pazienti che, dopo varie gravidanze o un importante dimagrimento, hanno “dilatato” eccessivamente la cute e muscolatura addominale. E’ peraltro necessario rimandare l’intervento se si pianifica un’ulteriore gravidanza, per non vanificarne l’effetto. L’addominoplastica può poi essere particolarmente utile nelle pazienti meno giovani con elasticità della pelle diminuita, che non possono ottenere con una semplice liposuzione gli stessi risultati delle pazienti con qualche anno in meno con cute elastica.

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